This post is also available in: English (Inglese)

L’essermi perso nel centro commerciale chiuso mi capitò proprio in conclusione di un viaggio per il resto molto tranquillo. La città che preferisco in Croazia è senza dubbio Spalato, quella che non mi ha detto niente Fiume. In entrambe mi capitarono due eventi spiacevoli, ma forse fu peggiore quello di Spalato.

Multa a Split

A  Spalato beccai una super sgradevole multa per divieto di sosta; soprattutto perché la fecero solo a me.  Fu colpa mia per non essermi accorto del cartello. Ma perché di tutta la via, solo la mia auto con targa italiana aveva la multa e quelle con targa croata no?

Piazza nel centro di Spalato con una scalinata. In questo momento persone in maschera stanno facendo un servizio fotografico
Mentre passai io stavano facendo un servizio fotografico

Problema ulteriore fu che la multa era scritta in croato. In inglese c’era indicato solo che avrei potuto pagare alle poste o in banca. In quei giorni c’erano due festività a cavallo di un week end e non sapevo dopo quanti giorni la multa sarebbe aumentata. Dopo un paio di tentativi, il giorno seguente trovai un ufficio postale aperto senza dover stravolgere troppo il mio itinerario.

Spalato si distingue nettamente dalle altre città della costa,. Ci sono tornato volentieri a passeggiare nel centro storico sito dentro all’antico palazzo dell’imperatore Diocleziano; è qualcosa di unico ed affascinante.

Palazzo di Diocleziano nel centro di Spalato, le alte mura, le colonne e i marmi sono quelli dell' imperatore romano
Palazzo di Diocleziano a Spalato

Come avevo discusso con un croato sbarcando a Spalato, mi capitò di fare lo stesso arrivando col traghetto da Cres alla terra ferma. Questo poteva essere un pensionato ex titolare di un ferramenta a Bassano del Grappa. Si lagnava con me perché la mia auto era troppo vicina alla sua e la moglie non riusciva ad entrare bene. Faccio notare che io ero parcheggiato negli spazi mentre lui proprio sul bordo. Evidentemente non si era accorto che c’erano altre decine di auto e lo spazio oltre che predefinito era minimo per consentire di imbarcare più mezzi.

Abbazia e Fiume dove mi sono perso nel centro commerciale

Un signore porta il cane a fare il bagno in canoa, nell'acqua trasparente di un porticciolo croato
Cane in canoa

Il finale di questo viaggio lo dedicai alla visita di Abbazia e Fiume (rispettivamente Opatija e Rijeka in croato). Entrambe città importanti dal punto di vista storico. Nella prima tutt’ora molto turistica, pare ci siano stati proprio tutti, non potevo mancare. C’è una bella passeggiata sul lungomare, ma con tanto cemento dove la gente prende il sole e da cui si butta in acqua tra scogli e rocce appuntite; dietro grandi hotel da Impero Austro Ungarico. 

Fiume proprio non mi ha detto niente. Alla faccia del povero D’Annunzio e di chi per scherzo in occasione della gara degli Europei di calcio contro i croati espose lo striscione ridateci Fiume. Io direi tenetevela pure! Qui è possibile approfondire questo fatto storico ormai dimenticato.

Devo dire che la città probabilmente dà il peggio di sé proprio nelle afose domeniche estive. La stragrande delle attività commerciali sono chiuse e i bar di prima periferia pieni di annoiati personaggi in canottiera che accumulano lattine di birra. In quanto mia ultima serata, avendo nell’appartamento (degno delle peggiori bettole sudamericane) anche la tv per la prima volta, decisi di fare pomeriggio e serata sul mio divano/letto, che in realtà era solo divano.

Lungo la pedonale tra Abazia e Fiume, un murales con disegnati il cantante Zucchero e lil penltimo Imperatore austriaco Francesco Giuseppe. Abbinamento davvero curioso
Zucchero e Francesco Giuseppe che coppia

Come in un film horror, mi sono perso nel centro commerciale chiuso

Avrei dovuto fare un pò di compere e non fu facile. Ma ciò mi permise di avere l’ultima emozione del viaggio.

Mi imbattei un po’ a caso nel centro commerciale più grande. Erano le 15:00 di domenica e tutto potevo pensare tranne che non fosse pieno di gente. Solo dopo capii che i pochi erano commensali del Mac Donald che stava chiudendo e lavoratori che se ne stavano andando a casa. Parcheggiai al sesto piano (dove c’era appunto il Mac) e presi l’ascensore per dirigermi al piano terra dove era il supermercato. Ciò era facilmente intuibile nonostante fosse scritto tutto in croato, compresi gli orari.

L’ascensore si fermò al secondo. Mi ritrovai in un piano deserto, con le luci spente. Inizialmente pensai ci fosse solo una sezione così e mi incamminai. Invece era tutto chiuso. Tornai indietro e l’ascensore non rispondeva più ai comandi. Ero vicino a delle scale mobili spente ma su cui era possibile camminare. Tentai ma in cima c’era un cancello chiuso.

Ancora speravo di trovare il supermercato e parte dell’edificio aperto. Invece, in tutti i piani le luci erano spente. Non c’erano persone e si sentivano solo le musichine dei giochi per bambini, più inquietanti che mai. Riuscii ad arrivare al primo piano: tutto chiuso.

Le porte di emergenza in inglese, dicevano che erano collegate all’allarme e di aprirle solo in caso di pericolo. Non mi pareva il caso di scomodare i pompieri o le forze dell’ordine e non mi persi d’animo.

Alla fine, trovai un’uscita di emergenza che non era collegata al sistema di allarme. Ero finito nel piano terra e dall’esterno rifeci tutte le rampe esterne per arrivare al sesto e recuperare l’auto.

Dettaglio della Chiesa di Santa Maria di Lourdes con facciata e torre bicolore bianca e beige a Fiume dove mi trovai perso nel centro commerciale chiuso
Dettaglio di una chiesa di Fiume dove mi trovai perso nel centro commerciale chiuso

Riflessioni sul viaggiare

In centro trovai delle panetterie, e un minimarket. Avevo tutto l’occorrente per la serata domestica. Soprattutto il mio libro da finire, dato che trovo le partite di calcio con telecronaca croata ancora più soporifere del solito.

La mia tenda viola in uno dei campeggi nella pineta croata
La mia tenda è molto più comoda di certe sistemazioni del passato e del presente

In Le vie dei canti Bruce Chatwin parla degli Aborigeni Australiani. Questi sono ridotti peggio di quanto fossero già, per un assistenzialismo ottuso. Ma affronta anche un tema a cui posso dire maggiormente la mia, ossia quello dell’istinto a viaggiare, che sarebbe insito nell’uomo da sempre.

A proposito di questo tema, io mi pongo spesso la questione del fatto che ci sono tanti modi di viaggiare e di quanto mi senta diverso (non migliore) dalla maggioranza che non lo fa.

Persone che viaggiavano molto diversamente da me erano i miei genitori, che spesso ero stati in queste zone e me ne avevano sempre parlato tanto. Il loro pretesto era quello, come molti altri negli anni 2000, di andare a fare interventi odontotecnici che all’epoca erano estremamente più convenienti in quella parte dell’Adriatico.

Poi a mio padre piaceva guidare o forse era troppo fuori dal suo confort zone prendere l’aereo. E’ deceduto nel gennaio 2022, e l’andare in posti di cui lui mi aveva sempre parlato tanto, è stato anche una specie di omaggio.

Home insieme di viaggi Viaggio nei Balcani, tra natura e storia anche recente

Tappa precedente Esperienza nel campeggio naturista, cioè per nudisti    

Tappa successiva Il veterano dell’assedio di Sarajevo

Panorama di mare della Croazia tra vegetazione mediterranea e isole
Ho detto che mi sono piaciute soprattutto le passeggiate nella campagna ma il Mediterraneo ha contribuito

I viaggi fatti, racconti di viaggio divisi per continente

Paesi visitati nei miei racconti di viaggio

Gli aneddoti, divisi per tipologia nei racconti di viaggio

newsletter strange things traveling

Hey, ciao 👋
Piacere di conoscerti.

Iscriviti per ricevere contenuti fantastici nella tua casella di posta, ogni settimana.

Non inviamo spam! Leggi la nostra Informativa sulla privacy per avere maggiori informazioni.

avatar dell'autore
Fabio Viroli
Ho sempre avuto tante passioni, ma da sempre più o meno latenti, le principali sono viaggiare e scrivere. Tra le altre cose ho una laurea in psicologia; ho fatto per più di 30 anni l’allenatore di basket; leggo tanti libri; sono stato molto appassionato di sport e di musica rock; e faccio improvvisazione teatrale