This post is also available in:
English (Inglese)
Fare un solo viaggio nei Balcani sarebbe riduttivo. La regione è molto grande e con territori davvero diversi. Ma proprio per questo, è interessante riuscire a fare paesi diversi nello stesso viaggio.
Dalle placide valli slovene dove pare di essere in Svizzera, ai mercati turchi della Bosnia c’è un mondo di differenza. Lo stesso si può dire se si passa dalle spiagge mediterranee ai fitti boschi dell’interno. Ma anche dai resti romani se si va a vedere i palazzi fatti erigere durante il regime comunista, magari quelli bucherellati dai cecchini a Sarajevo.
In questo link il video girato nella splendida basilica di Porec, in Croazia.

Il mio viaggio nei Balcani preferito? La Bosnia
I giorni che ho trascorso in Bosnia devo dire che sono quelli che mi sono piaciuti maggiormente. Adoro le situazioni in cui sono mescolate culture diverse, e soprattutto Sarajevo è una città da non perdere se si vuole vedere qualcosa di diverso e capire meglio il nostro passato che potrebbe diventare futuro.
In particolare, le 4 ore trascorsi in compagnia della guida ex veterano dell’assedio di Sarajevo, sono state tra le più intense come viaggiatore. In questo insieme di articoli c’è il viaggio che feci nell’agosto 2025 in Bosnia e Serbia; e i vari viaggi che feci in Croazia.
Altre esperienze in Croazia e Montenegro sono in questa pagina.
Per quanto riguarda la Slovenia invece la pagina è questa. Nel momento in cui pubblico questo articolo non sono ancora stato in Albania, Kossovo e Macedonia del nord, ma rimedierò a breve. Trovo molto interessante le pagine di questo blog sulla guerra nell’ex Jugoslavia.

Traghetto per la Croazia, sia in coppia che solitaria
Ho preso il traghetto per la Croazia due volte, per due viaggi molto diversi. Nella zona marittima dell’Istria ero stato diverse volte con le mie squadre di basket per dei tornei. Coi ragazzi cerchiamo di vedere anche qualcosa di culturale, ed è capitato di girare un po’ trai bei vicoli e le piazze di Porec, Umago e anche a Pirano in Slovenia.

Molto più approfondito fu il week end lungo con quella che nella mia vita è stata una delle compagne di viaggio più idonea. Con Cecilia prendemmo nella primavera 2009 il traghetto da Ravenna per Porec e da lì ci muovemmo poi con gli autobus. All’epoca per me fu una situazione inedita quella di viaggio in coppia. Quella volta quindi prendemmo il traghetto a piedi.
Già conoscevo gli albergoni con buffet infiniti di quelle zone, costruiti al tempo di Tito. A proposito di costui facemmo una bella gita nell’isoletta di Brioni, che era praticamente di suo possesso e ci andava in vacanza.

Traghetto per la Croazia con l’auto
Nel giugno 2024, feci un viaggio di 8 giorni in solitaria e con la mia auto. Salpai da Ancona per arrivare a Spalato in una comoda attraversata notturna. Avevo letto commenti terribili sulle navi. Posto che certe persone dovrebbero starsene a casa loro se non hanno un minimo di adattabilità, probabilmente la situazione diventa critica in luglio ed agosto, quando in Croazia ci va davvero troppa gente.

Nell’ultima settimana di giugno non ci sono grosse folle. Mi trovai in mezzo ad un gruppone di perpetue che, come tutti gli anni, stava andando a Medjugorje. Ma dopo l’inizio preoccupante, non furono troppo chiassose.
Dormii abbastanza bene spalmandomi su 4 poltrone. La scelta di non prendere la cabina fu la prima di una serie per cercare di limitare i danni per un viaggio che si prospettava molto dispendioso.
L’impatto coi Croati fu abbastanza traumatico. Non avevo ancora toccato terra che litigai con un automobilista che mi dava l’idea del classico padre di famiglia di Zagabria prossimo al divorzio. C’era ovviamente un po’ di intoppo per uscire (comunque in dieci minuti eravamo tutti fuori dall’area portuale). Questo pareva pretendesse che passassi attraverso o sopra al tir che avevo davanti.

Confermo, in un viaggio nei Balcani, la Croazia è diventata esageratamente cara
Da Spalato mi diressi subito a Dubrovnik. Con tre ore di comoda autostrada presi subito confidenza con gli spettacolari paesaggi di cui feci una scorpacciata durante tutto il viaggio. A Dubrovnik invece trovai conferma del fatto che la Croazia (in particolare le città della costa Dalmata) è diventata davvero cara. I prezzi non sono motivati da quello che puoi vedere. Mi rifiutai di dare 35 euro per il giro delle mura, per esempio. Mentre ne pagai 29 per un pescetto con un sughino di melanzane crude in un ristorante fuori dal centro.
Questi prezzi forse potrebbero essere scontati per un paese dove usano il codice fiscale dei posti, tipo Split; Trst; Krk; Krka; Monte Srg? Battute a parte la colpa ovviamente viene data all’Euro, però nei giorni passati nelle zone meno turistiche dell’entroterra, trovai prezzi onesti e anche personale sorridente.
Infatti, un altro aspetto poco felice del mio primo impatto croato, devo purtroppo ammettere, che è stata una certa scorbuticità di chi lavora nei pubblici esercizi e finalmente solo a Zagabria poi trovai una cameriera sorridente. Uno dei dogmi di chi lavora con il pubblico è che il cliente, soprattutto se è in vacanza, merita come minimo un sorriso, questo ben al di là del servizio che gli dai.

Tappa successiva Viaggio in Croazia, sia costa che entroterra

I viaggi fatti, racconti di viaggio divisi per continente
Paesi visitati nei miei racconti di viaggio
Gli aneddoti, divisi per tipologia nei racconti di viaggio

Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.