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Per un posto da visitare assolutamente mi riferisco ad Auschwitz, ma lo considero un esempio. In realtà potrebbe andare benissimo anche uno degli altri campi di sterminio nazisti e non solo. Sono stati innumerevoli i popoli martoriati e sterminati nel corso della storia, e ad esempio sono quasi incredibili le ingiustizie che tutt’ora lo Stato di Israele compie verso i palestinesi.

Baracche di Auschwitz, un posto da visitare assolutamente
Le baracche e il filo spinato di un posto da visitare assolutamente

Seppur annacquati dal tempo, degli ex lager è rimasta una traccia concreta. Ci si può camminare dentro, si possono toccare i muri e con un po’ di fantasia si può provare ad immaginarseli come potessero essere. Questi luoghi fanno riflettere e insegnano, o forse dovrebbero solo ricordare, che l’uomo, quando ha troppo potere, diventa quasi sempre un mostro; e i mostri potenti posso convincere popoli interi a commettere mostruosità.

Un camino ad Auschwitz
Qui non ho potuto non pensare a Blowin in the wind di Bob Dylan e ad Auschwitz di Francesco Guccini

Il mio primo viaggio in Polonia fu di 8 giorni in solitaria con mezzi pubblici nell’agosto 2016. Mentre nel giugno 2023 tornai in un week end a trovare un’amica

Interno di una camera a gas di Auschwitz
E molto impressionante entrare in una camera a gas

Questo sono i posti che ho visitato:

  • Cracovia e Auschwitz-Birkenau
  • Varsavia
  • Danzica (Gdansk)
  • Breslavia (Wroclaw)
  • Poznan

Questa è la mappa dal mio google maps del primo viaggio.

Binario ferroviario che conduce all'ingresso di Auschwitz
Questo era lingresso visto in mille film

Cracovia, non è solo la città di Papa Woytila

Appena arrivato a Cracovia mi diressi nella piazza centrale (Rynek Glowny) e restai a bocca aperta per la tanta bellezza. Subito dopo mi rammaricai per il fatto che pur essendo la piazza medievale più grande d’Europa era riempita di banchetti e bancarelle varie. In generale trovo che questa usanza, molto frequente ormai, penalizza molto certi spazi. Visto che avevo molta fame, mi apprestai a chiudere subito la bocca masticando saporite salsiccione e rimandando la scoperta dei Pierogi (specie di ravioli tipicissimi e deliziosi).

La famosa scritta arbeit macht frei all'ingresso dei campi di concentramento nazisti, vista da dentro il campo
La scritta arbeit macht frei vista dallinterno

Considero Cracovia una delle città più belle d’Europa. Nonostante il quasi asfissiante ricordo di Papa Woytila (che studiò e divenne vescovo qui): l’edificio dove andava a scuola; dove abitava; il luogo in cui mangiava; mancava solo dove faceva pipì.

Il secondo giorno vidi la parte centrale con un tour a piedi dove conobbi anche madre e figlia genovesi con cui poi andai a cena. Per i fatti miei visitai anche il castello e il quartiere ebraico (con un toccante museo allestito all’interno della fabbrica di Schindler – quello del film di Spielberg).

Ci sono molte cose da vedere in città, ma ciò che la rende un’ottima meta per un week end lungo sono le 2 gettonatissime mete poco fuori.

Non avevo grosse aspettative verso la miniera di sale di Wieliczka e invece le 2 ore di tour guidate sono spese benissimo in particolare per l’incredibile chiesa sotterranea interamente realizzata col sale (pure le panche!).

Interno di una camerata del campo di concentramento di Auschwitz
In ogni spazio ci dormivano in tanti e non solo perché erano pelle ed ossa quindi magrissimi
Recinzioni con filo spinato elettrificato ad Auschwits
Filo spinato elettrificato

Nel posto da visitare assolutamente trovo i piccioncini

Ad Aushwitz invece sapevo cosa aspettarmi essendo stato a Dachau anni prima. Come ero piuttosto fresco sul tema olocausto essendo stato pochi mesi prima a Gerusalemme.

Una delle torrette di Auschwitz, fatte di legno
Una delle torrette

È difficile non cadere nel banale quando si scrive di situazioni teoricamente note e risapute. Dico solo che esserci è molto forte ed emotivamente dovrebbe lasciare il segno, ma mio malgrado anche questa volta la mia esperienza si distingue.

Stavo camminando in quelle che erano le celle del campo, dove venivano tenuti i colpevoli di qualcosa in particolare (che non erano stati giustiziati subito) o da isolare per qualche motivo. Si tratta di un lungo corridoio con stanzette minuscole e spoglie in ogni lato; c’era molta gente, in particolare un gruppo di giovani anglofoni piuttosto rumorosi e con poco spirito di decenza, dato che pareva fossero a passeggio per il luna park invece che in un luogo tanto terribile. Mi affacciai in una stanza dove dentro c’era una coppia che stava amoreggiando in maniera molto allegra.

Forse l’uomo non può capire? No.

Amare riflessioni del 13 giugno 25

Nella mia ingenuità, ricordo che quando visitai Auschwitz pensai che se tutti avessero visto un luogo simile, il mondo sarebbe stato migliore. Mi sbagliavo alla grande perché alcune persone che oggi stanno provando a distruggerlo il mondo, ad Auschwitz ci sono stati certamente.

Forno crematorio ad Auschwitz
Forno crematorio

Nel seguente articolo c’è il video che ho fatto nella capitale del Laos, Phnom Penh. Precisamente da un altro posto da visitare assolutamente, se fosse più vicino per noi europei, da una delle prigioni usate da uno dei regimi più sanguinari della storia.

Museo del genocidio di Phnom Penh

Tappa successiva Dormire coi serpenti in casa, cioè bidoni e serpentoni  

Fortezza che stava sulle mura di Cracovia, realizzata in mattoni
Il Barbacane di Cracovia per mia ignoranza non conoscevo questo termine è una specie di fortezza più piccola sulle mura

I viaggi fatti, racconti di viaggio divisi per continente

Gli aneddoti, divisi per tipologia nei racconti di viaggio

Paesi visitati nei miei racconti di viaggio

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Fabio Viroli
Ho sempre avuto tante passioni, ma da sempre più o meno latenti, le principali sono viaggiare e scrivere. Tra le altre cose ho una laurea in psicologia; ho fatto per più di 30 anni l’allenatore di basket; leggo tanti libri; sono stato molto appassionato di sport e di musica rock; e faccio improvvisazione teatrale