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Per qualcuno il tour in auto di cui racconto in questo articolo sembrerà una follia.
Questo sul mio mymaps è l’itinerario con le tappe principali.
Questo viaggio rientra perfettamente nella mia filosofia che è meglio assaggiare più posti. E comunque nonostante il programma teoricamente fitto, non avemmo mai fretta o sensazione di affanno. Resto convinto siano posti belli ma che, avendo un’auto, si possano girare spendendo non troppo tempo nelle varie tappe. Andai in coppia con un’amica e con la mia auto.
Un’ amara constatazione fu che nei 3 paesi su cui transitammo anche in strade statali, non abbiamo trovato una buca; in Francia e Germania non si pagano le autostrade e in Svizzera poco. Tornati in Italia, ci rendemmo conto di quanto il nostro paese sia incivile, almeno per questo aspetto.
Il tour in auto e il transito in Svizzera
Forse l’aspetto più bello di questo viaggio fu il viaggio stesso. Avemmo la possibilità di vedere paesaggi bellissimi e diversi, resi al massimo dalle giornate soleggiate di primavera che consentono di ammirare sia le cime delle alpi innevate che le tante tonalità di verde dei campi, dei prati e dei boschi sterminati.
Partimmo nel primo pomeriggio, con la possibilità di fare tappa a Lugano per andare a trovare la simpaticissima amica della mia amica con cui andammo a cena e che ci ospitò. Ma prima di arrivare ci godemmo lo spettacolo delle Alpi, In avvicinamento dall’Italia.
Fu molto interessante chiacchierare con la ragazza trapiantata in Svizzera da tempo e confrontarsi con lei sui pro e contro di un trasferimento in un paese vicino geograficamente ma lontano per tutto il resto.
Facendomi ingannare da Gooogle maps, cercando parcheggio nel paesino vicino a Lugano, ci infilammo in una stradina strettissima. La mia auto era praticamente incastrata; faticai ad uscirne in retromarcia, anche perché in leggera salita. La mia amica si stupii del fatto che ne venni fuori senza nemmeno una bestemmia e restando calmo. La sua amica addirittura ci raccontò che ad un’altra persona che l’era andata a trovare di recente era venuto il panico e avevano dovuto chiamare gli altri abitanti di quella piccola corte per spostare le auto parcheggiate. Spiegai che, viaggiando tanto in solitaria, mi sono abituato a risolvere i problemi da solo, e l’unico modo è restare calmi, anzi, magari prenderla con ironia.

Non solo mercatini di Natale in Alsazia
Svegliati presto, ma facendo una colazione comoda, ci godemmo le Alpi Svizzere, ancora più belle al ritorno, prima di arrivare in Alsazia. Dormimmo nella celebre Colmar dove in tantissimi vanno soprattutto per i mercatini di Natale. Premesso che in generale io li detesto, credo che il territorio sia molto più bello da vedere in tarda primavera, estate o primo autunno. Infatti, le ondulate colline attorno a Colmar sono in pratica tutto un vigneto; ed è una meraviglia passarci in mezzo visitando i vari paesini. In particolare, noi andammo nei seguenti.
- Eguisheim
- Riquewihr
- Ribeauville
- Obernai
Forse vado contro corrente, ma mi sono piaciuti più di Colmar. Più piccoli e con una concentrazione di case a graticcio più alta, mi sono parsi anche più autentici. Strasburgo, dove passammo la terza notte, con la sua cattedrale davvero notevole e i suoi canali; la ritengo una delle città più belle d’Europa.
Assaggio di Foresta nera, ma niente torta
La foresta nera è anche una torta, che però non mangiai in quei giorni. Questo fu l’ultimo dei 3 week end lunghi che ribattezzai ponti di primavera con la Z, nel 2025.
Da Strasburgo attraversammo la vicinissima frontiera con la Germania e ci dirigemmo nella zona denominata Foresta Nera. Anche qui paesaggio molto bello e diverso; colline più alte rispetto a quelle francesi e boschi.

Per mancanza di tempo non ci addentrammo molto e ci fermammo nella rinomata Triberg. Per fruttare al massimo le poche ore disponibili e per andare a colpo sicuro, pagammo ben 8 Euro a testa per il sentiero che porta alle vicine cascate dal centro del paese. Questa si è rivelata una mezza fregatura, sia per le cascate che non sono niente di speciale e che per la folla lungo il sentiero che toglieva ogni poesia. Riuscimmo comunque a goderci la vera essenza delle foreste prendendo un altro sentiero.
Friburgo con l’ennesimo ed immancabile quartiere chiamato piccola Venezia (chissà quanti ce ne sono nel mondo) ce la godemmo con la passeggiata serale. A cena andammo in una birreria dove ci misero a tavola con una simpatica coppia di Svizzeri, lui aveva una maglia di San Marino e Rimini!

2 mesi dopo mi arrivò a casa una multa dalla Svizzera per eccesso di velocità; avevo fatto i 90 in autostrada.
Un pò di link relativi al mio tour in auto nel cuore dell’Europa
In questi articoli i 2 video quasi live da questo tour
Anche in primavera Colmar è fiabesca? live on tour
Foresta Nera, c’è del giallo ai confini: video

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